Prendere il diploma in un anno è possibile e non troppo complicato. Sono infatti sempre di più gli allievi che, ogni anno, dopo aver abbandonato gli studi per vari motivi, decidono di ritornare sui libri e conseguire il titolo di superamento della scuola secondaria. Non sono in pochi, ma ben oltre il 45% degli italiani, di età compresa tra i venticinque e i sessant’anni, si affida a degli istituti privati o a dei corsi intensivi di formazione per conseguire questo titolo di studio in un solo anno.
Spesso le ragioni che portano a questa interruzione nel proprio percorso formativo sono economiche o di disinteresse nei confronti della propria istruzione. Nella maggior parte dei casi, i giovani che adottano questa decisione scelgono di buttarsi direttamente nel mondo del lavoro per iniziare subito a guadagnare. Ma dopo qualche anno, i rimorsi e i ripensamenti portano a riprendere gli studi, sia per una questione di soddisfazione personale, che per arricchire il proprio curriculum e ambire a mestieri meglio retribuiti.
I vantaggi di concentrare cinque anni in uno
E’ possibile conseguire il diploma in un solo anno preparandosi comodamente online da casa. Questa è un’ottima soluzione per chi ha un lavoro full time, e non dispone di abbastanza tempo per frequentare le lezioni in presenza. Inoltre il vantaggio maggiore consiste nel non doversi recare fisicamente in un istituto, risparmiando anche i soldi del viaggio.
Inoltre i corsi privati di questo tipo offrono un’autonomia didattica, grazie anche ai nuovi metodi di E-Learning e alla gestione di orari. Anche in caso di difficoltà si può beneficiare della presenza di un tutor, sempre pronto a rispondere a qualsiasi dubbio o per di più ad assistere lo studente nell’apprendimento.
I costi prevedono agevolazioni e variano a seconda del tipo di percorso di studio scelto e della modalità di frequenza. Le cifre si aggirano intorno ai 1500-2500 euro, che in molti casi possono essere rateizzate con cadenza mensile o trimestrale.
Spesso i docenti che si ritrovano a dover valutare il maturando che consegue il diploma sono tendenzialmente più tolleranti e condiscendenti rispetto alla scuola pubblica. Questo non significa necessariamente che non si tratti di persone competenti, ma è semplicemente dovuto al fatto che svolgono il loro ruolo dietro un’impresa che offre un servizio a pagamento. Di fatto lo studente paga per avere il diploma, e questo, come avremo modo di approfondire nel paragrafo successivo, può essere un aspetto negativo.
In ultimo dispense e materiali utili vengono inclusi nel pacchetto completo, affinché ci siano tutti i mezzi sufficienti per prepararsi in maniera esaustiva e nel minor tempo possibile.
Un livello di preparazione incompleto per un costo non indifferente
Poter concentrare il programma didattico di ben cinque anni in uno solo può sembrare una proposta molto conveniente. La verità è che letteralmente non è possibile poter apprendere tutte le materie in ogni loro capitolo e argomento in soli dodici mesi. Va da sé quindi che il programma di studi da privato in questi casi consiste solo in una “infarinatura generale” e non potrà mai sostituire la preparazione classica e più completa.
Insomma i diplomi veloci offrono un titolo di studio cartaceo che può attestare che l’individuo si è sottoposto a una preparazione scolastica, ma questo non vuol dire che abbia acquisito tutte le competenze necessarie per un determinato ruolo o mestiere di indirizzo.
Considerando inoltre che la scuola pubblica offre un servizio di formazione gratuito, il conseguimento del diploma da privato consiste in un vero e proprio investimento sulla propria persona.
In ultimo, come accennato in precedenza, vale la pena spendere una parola sul discorso della qualità della preparazione didattica. Uno dei ruoli dell’istituzione scolastica è quello di formare il carattere dello studente, affinché abbia un approccio di sincero interesse verso la cultura e le materie che vengono trattate assieme ai docenti. Attraverso un percorso carente e superficiale anche l’impegno dello studente verrebbe a meno, e così anche la figura del docente, cambierebbe da educatore a mero assistente.